I dati sul Pil italiano diffusi la scorsa settimana non lasciano per ben sperare. Tuttavia, una spinta alla crescita potrebbe provenire dall’intelligenza artificiale (AI) generativa. A dirlo è il rapporto “AI 4 Italy. Impatti e prospettive dell’intelligenza artificiale generativa per l’Italia e il made in Italy”, redatto da The European House Ambrosetti e Microsoft e presentato al Forum Ambrosetti lo scorso weekend.
Cos’è l’AI generativa
L’AI generativa è un sistema avanzato di intelligenza artificiale che, attraverso un certo input (testuale, vocale o altro) è in grado di generare contenuti sintetici in diverso formato. Le più recenti soluzioni di AI generativa sono in grado di produrre contenuti in formato di testo, immagine, audio, video, codice, modelli 3D. La più famosa soluzione di AI generativa è Chat GPT, basata sulla configurazione conversazionale del modello GPT-3, modello di machine learning addestrato su oltre 45 terabyte di documenti di testo da OpenAI, la società che l’ha lanciata nel novembre 2022. L’AI generativa è candidata a diventare la maggiore discontinuità tecnologica del decennio, grazie alla sua capacità di trasformare e velocizzare l’accesso, la gestione e la creazione di contenuti digitali, oltre che grazie alla sua capacità di penetrazione.
Il suo impatto sul Pil italiano
L’AI generativa potrebbe rivelarsi un volano per la crescita dell’economia italiana, zavorrata da un progressivo invecchiamento della popolazione. Quest’ultimo porterà a una perdita di circa 3,7 milioni di occupati, per un valore aggiunto di 268 miliardi di euro. L’AI generativa può supportare le imprese nell’aumento dell’efficienza lavorativa dei dipendenti e nella competitività. Tuttavia, la transizione richiede un approccio equilibrato, che includa formazione continua e politiche di riqualificazione, per garantire che l’AI generativa sia motore di sviluppo e benessere. A livello di settori, i maggiori benefici della tecnologia saranno nei processi di R&S, progettazione e creatività.
Secondo un modello di The European House – Ambrosetti, l’implementazione di soluzioni di AI generativa aumenterà il Pil italiano fino al 18%. L’aumento di produttività sarà dovuto a una maggiore produzione di valore aggiunto (dell’ordine di 312 miliardi di euro l’anno) oppure a 5,7 miliardi di ore in meno ore lavorate.
Numeri su cui pendono tuttavia la spada di Damocle di basse competenze e digitalizzazione delle imprese. Ecco perché il nostro paese deve stimolare la digitalizzazione delle imprese, soprattutto le pmi, e sviluppare le giuste competenze. Lo studio sottolinea infatti che mancano all’appello 3,7 milioni di occupati con competenze digitali di base e 137 mila iscritti ai corsi di laurea in Ict.